Adriano Vanara è un architetto, laureato presso il Politecnico di Torino. Inizia l’attività con un importante programma di abitazioni (6.000 vani) per i lavoratori Fiat nel Sud d’Italia, coordinandone progetto e realizzazione, in collaborazione a L. Quaroni, L. Passareli, Fiat Engineering ed altri (1975-1978).
Con “studio 65” (1970) partecipa e collabora attivamente alla ideazione e realizzazione di opere importati di design come la poltrona “capitello” (1971), inserito nella collezione dei Multipli Studio65 e di Gufram, del MOMA a di NewYork, del Vitra Museum di Wail am Reim, della Triennale di Milano Collezione del Design Italiano e come nel 1972 Eurodomus 4 con l’allestimento ironico “Babilonia 72”.
Responsabile del patrimonio immobiliare FIAT per quindici anni,
tra l’altro, progetta e realizza il restauro del Seicentesco Palazzo Tapparelli d’Azeglio a Torino, curandone la direzione artistica; la progettazione e la realizzazione della “Passerella Fiat” in acciaio e “vetro strutturale” tra i due palazzi uffici Fiat di corso Marconi a Torino, in collaborazione con RFR ed altri; la ristrutturazione della “Palazzina Fiat” del Lingotto, quest’ultima in collaborazione con R. Gabetti e A. Isola, Fiat Engineering ed altri.
A Londra, progetta e realizza, in collaborazione a D.Design di Torino, l’”italian food store” INpiazza, progetto pilota di una iniziativa più ampia di Philos Food Ltd.
Libero pensatore, ha collaborato ad articoli e saggi con prestigiose riviste, tra le altre, Domus, l’Arca, l’ARCA PLUS, “alchimie online” periodico culturale, alla monografia “STUDIO65”, Electa (1986), al libro “Palazzo d’Azeglio in Torino”, Fabbri Editore (1991). Collabora attivamente con la “Fondazione Robotti” di Fubine e con il “Centro Studi Monferrini”, pubblicando il libro “Quando c’era la corriera”, Edizioni dell’Orso (2008).
Partecipa a concorsi nazionali e internazionali con studi di professionisti come MASS Laboratorio di Architettura a Torino, confrontandosi con linguaggi e ambienti sempre differenti.